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Accuratezza dell'ecografia endorettale nel cancro del retto dopo radio-chemioterapia

Proceedings article published in 2012 by C. Di Paola, D. Guerrieri, F. Fiore, F. De Cristofaro, C. Bangrazi, G. Panzironi
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Abstract

L’obiettivo che ci siamo posti è di valutare il ruolo dell’ecografia transrettale (TRUS) nella seconda stadia-zione del paziente affetto da cancro del retto localmente avanzato sottoposto a radiochemioterapia. In particolare, vogliamo mostrare come le modificazioni infiammatorie indotte dal trattamento neoadiu-vante riducano la capacità di questa metodica di individuare correttamente il coinvolgimento degli strati parietali del retto. Un gruppo di 16 pazienti affetti da cancro del retto in cui una prima indagine ecografica ha rilevato un coin-volgimento del grasso perirettale (uT3) ed un’alta probabilità di coinvolgimento linfonodale sono stati trat-tati mediante radioterapia (50 Gy in 28 frazioni giornaliere) ed infusione continua di 5-FU e successivamente sottoposti ad ulteriore indagine ecografica endorettale che ha consentito di valutare l’efficacia del trattamento neoadiuvante, mentre il trattamento chirurgico è stato deciso sulla base del risultato della prima indagine. Confrontando con l’istologia i risultati ottenuti con la seconda ecografia, abbiamo riscontrato un’accuratezza diagnostica complessiva pari al 48% per l’infiltrazione parietale ed inferiore al 60% per quanto riguarda il coinvolgimento linfonodale. In seguito al trattamento radioterapico, le alterazioni della morfologia degli strati ecografici della parete rettale possono mimare lesioni neoplastiche ma essere in realtà costituite da residui fibrotici o necrotici privi di cellule tumorali oppure di estensione limitata rispetto a quanto atteso e il numero di linfonodi di tipo reattivo è probabilmente aumentato.