Nella storia dell’economia laziale il settore agricolo ha avuto un ruolo fondamentale ed in particolare la lavorazione dell’olio ha costituito una risorsa importante del territorio sabino fin da epoche molto antiche. Tale patrimonio, di notevole interesse storico-culturale, comprende una vasta gamma di beni, materiali e immateriali, di cui le architetture e i pochi resti di “macchinari” ancora sopravvissuti al decadimento e alla distruzione, costituiscono le testimonianze più evidenti. Importanti memorie storiche che devono essere preservate attraverso programmi integrati che, partendo dalla conoscenza e dalla catalogazione dei singoli resti, arrivino alla determinazione di progetti di valorizzazione in grado di trasmettere al futuro non solo il singolo edificio ma soprattutto i legami tra i diversi elementi, in relazione agli specifici ambiti territoriali ed urbani in cui essi furono edificati. La ricerca in corso è pertanto finalizzata alla conoscenza di tutte le realtà presenti nell’ambito territoriale indagato e alla individuazione di metodi e strumenti per la loro valorizzazione. È infatti necessario ragionare a diverse scale, non solo a livello di singolo opificio, ma anche, ad esempio, nell’ottica di reti e percorsi che permettano di rileggere e far rileggere, la storia più recente della regione, attraverso le testimonianze materiali del suo sviluppo.