Dissemin is shutting down on January 1st, 2025

Links

Tools

Export citation

Search in Google Scholar

Conoscenza, monitoraggio, progetto, intervento. Annotazioni su un percorso virtuoso

Book chapter published in 2008 by D. Fiorani, C. Cacace, B. Malandra
This paper was not found in any repository; the policy of its publisher is unknown or unclear.
This paper was not found in any repository; the policy of its publisher is unknown or unclear.

Full text: Unavailable

Question mark in circle
Preprint: policy unknown
Question mark in circle
Postprint: policy unknown
Question mark in circle
Published version: policy unknown

Abstract

La ‘taratura’ del collegamento fra le competenze appare oggi il vero problema della diagnostica: salvaguardate dal pregiudiziale rispetto che il pensiero contemporaneo garantisce alle indagini scientifiche, queste ultime vengono a volte ammesse, sempre che qualche addetto ai lavori ne abbia preliminarmente intuito l’opportunità, riesca a collocarle nella fase opportuna all’interno del percorso conoscitivo generale e sappia in seguito farne buon uso. Molto spesso, però esse sono relegate ad un ruolo di marginalità e autonomia che ne indebolisce il potenziale apporto informativo, rimangono disgiunte dal processo di conoscenza dell’architettura e delle sue fasi di trasformazione, non sono considerate nelle scelte orientative del progetto, a meno che questo non nasca da esigenze conservative particolari e mirate. Occorre promuovere particolarmente per questo le esperienze congiunte dal carattere esemplare, realizzate sia sul piano operativo vero e proprio che su quello formativo. In questo senso si propongono alcuni esempi, tutti relativi allo studio microclimatico delle architetture, rispettivamente utili ad illustrare l’esito di interventi condotti a prescindere dai risultati delle analisi effettuate (patriarcato di Peć-Peje in Kosovo), a dimostrare come a volte le stesse analisi possano orientare proficuamente le operazioni conservative verso il minimo o addirittura il non intervento (cattedrale di Anagni, Frosinone; cappella reale del duomo di Granada, Spagna), a evidenziare le ricadute in termini storico-conoscitivi, ancor prima che conservativi, delle acquisizioni diagnostiche (terme Taurine a Civitavecchia, Roma). L'approfondimento dell'analisi sulla chiesa di S. Maria del Ponte a Tione degli Abruzzi ha infine consentito, grazie all’interrelazione dei dati documentari, di rilievo e diagnostici, di elaborare conclusioni congiunte, propedeutiche a una proposta progettuale informata ‘da dentro’ di tutti gli aspetti della questione conservativa.