This work deals with the stratigraphic and structural setting of the metamorphic succession exposed in the eastern side of the Monte Leoni, the southern extension of the Monticiano-Roccastrada Ridge. In the study area, three main tectonic units crop out, which are, from top to bottom: the Ophiolitic Unit, the Tuscan Nappe and the epimetamorphic Monticiano-Roccastrada Unit. They are uncon-formably overlain by post-orogenic, Neogene marine and Quater-nary continental deposits. The Monticiano-Roccastrada Unit con-sists of Palaeozoic deposits overlain by the Triassic Verrucano Group, represented by the Civitella Marittima Fm. (Early?-Middle? Triassic), the Anageniti minute Fm. (Late Ladinian) and the Tocchi Fm. (Carnian). The Verrucano Group of the eastern side of Monte Leoni lacks the Monte Quoio Fm., which is extensively exposed in the northern part of the Monticiano-Roccastrada Ridge and pinches out southward being progressively replaced by the Anageniti minute Formation. The Palaeozoic deposits comprise the Falsacqua Fm., mainly consisting of normally graded metasandstones and metapelites, locally overlain conformably by a decametre-thick horizon of metacarbonates alternating with subordinate metapelites. The whole Palaeozoic succession exposed in the eastern side of Monte Leoni shows stratigraphic and sedimentological features which typically characterise the Farma Fm., considered in the type-area (Farma Val-ley, in the central part of the Monticiano-Roccastrada Ridge) as a Moscovian turbiditic deposits. As a consequence these pre-Verru-cano deposits represent the southernmost outcrops of the Farma Formation. The Civitella Marittima Fm. unconformably overlies the Palaeozoic deposits and is represented by three members, which are: the basal mainly conglomeratic member, the intermediate mainly arenaceous member and the upper pelitic-arenaceous member. The Civitella Marittima Fm. records a retrogradational fluvial fan setting, possibly represented by coalescing terminal fans. The Anageniti minute Fm. erosionally overlies the fine-grained siliciclastics of the upper member of Civitella Marittima Fm. and consists of fining-upwards successions represented by quartzose metaconglomerates, quartzose metasandstones and metapelites. These record ephemeral stream and flood-plain sedimentation, whereas the carbonates and siliciclastic fines of the overlying Tocchi Fm. documents the Carnian marine transgression over such an alluvial plain. In the Monte Leoni the Verrucano Group is formed by two sedimentary cycles. The lower one, stratigraphically corresponding to the lower sedimentary cycle of the Punta Bianca area (La Spezia), is represented by the Civitella Marittima Fm., whereas the upper cycle, comprising the Anageniti minute Fm. and the Tocchi Fm., is referable to the Verru-cano succession (Verruca Fm. and Monte Serra Fm.) of the Monti Pisani. Four deformational events (D 1 , D 2 , D 3 and D 4) related to the Northern Apennines tectonic evolution affected the metamorphic units. D 1 is represented by meso-to map-scale south-and east-ver-ging F 1 folds, with associated penetrative S 1 axial planar tectonic fo-liation. S 1 consists of a pervasive schistosity, particularly well deve-loped in the metapelites, ranging from parallel to strongly inclined with respect to the bedding (S 0). D 2 is represented by asymmetric east-verging folds (F 2), characterised by overturned to vertical shorter limbs. The F 2 are typified by NE-SW striking axes and sub-horizontal to gently NW/SE dipping axial surfaces. A penetrative, axial-planar tectonic foliation (S 2) occurs in the metapelites. D 3 is represented by map-scale gentle folds (F 3) and by disjunctive and widely spaced S 3 tectonic foliation. Finally, high-angle normal faults (D 4) dissect all the previous structures. KEY WORDS: Stratigraphy, Structural geology, Tuscan Metamorphic Basement, Monticiano-Roccastrada Unit, Northern Apennines. RIASSUNTO Le unità metamorfiche affioranti nell'area orientale di Monte Leoni (Appennino Settentrionale). In questo lavoro sono riportati i risultati derivati da un nuovo rilevamento geologico di dettaglio e dai nuovi studi di carattere stra-tigrafico-strutturale condotti nel versante orientale del nucleo meta-morfico di Monte Leoni, prolungamento meridionale della Dorsale Monticiano-Roccastrada. Quest'ultima ed il Monte Leoni rappresen-tano un tratto della Dorsale Medio Toscana, culminazione struttura-le ove affiorano le unità più profonde dell'Appennino Settentrionale e che attraversa la Toscana dalle Alpi Apuane, a nord, fino al Monte Argentario, a sud. Nell'area di Monte Leoni affiorano tre principali unità tettoni-che, che sono, a partire dall'alto dell'edificio strutturale: l'Unità Ofiolitifera, la Falda Toscana e l'Unità Monticiano-Roccastrada. Su queste unità tettoniche giacciono discordanti i depositi post-oroge-nici marini e continentali di età neogenico-quaternaria. L'Unità Ofiolitifera, rappresentata unicamente dalla Formazione delle Argil-le a Palombini, compare in limitati affioramenti nel margine orien-tale di Monte Leoni, mentre la Falda Toscana è costituita prevalen-temente dal Calcare Cavernoso e da modesti affioramenti delle sovrastanti formazioni carbonatiche e terrigene, come i Calcari e marne a Rhaetavicula contorta, il Calcare Massiccio, la Scaglia To-scana ed il Macigno. La sottostante Unità di Monticiano-Roccastra-da è costituita dal Gruppo del Verrucano e dal Gruppo delle forma-zioni paleozoiche, entrambi interessati da metamorfismo alpino attribuito alla facies degli Scisti verdi da FRANCESCHELLI et alii (1986) e da CAROSI et alii (1999), di HP/LT retrogrado alla facies de-gli Scisti verdi secondo THEYE et alii (1997), GIORGETTI et alii (1997, 1998) e BRUNET et alii (2000). Nell'area di Monte Leoni l'Unità Monticiano-Roccastrada è stata suddivisa in due sottounità tettoniche: la sottounità Monte Quoio-Montagnola Senese, più in-terna e geometricamente più alta, e la sottounità Monte Leoni-Far-ma, più esterna e profonda (LAZZAROTTO et alii, 2003). Nel versante orientale di Monte Leoni affiora la sottounità Monte Leoni-Farma, costituita alla base da una successione paleozoica, su cui poggia in unconformity il Gruppo del Verrucano di età triassica. I depositi pa-leozoici sono rappresentati dalla Formazione di Falsacqua («Arena-rie e scisti del Fosso di Falsacqua» in GELMINI, 1969), costituita da alternanze ritmiche di metarenarie quarzoso-micacee gradate e me-tapeliti, passanti localmente al tetto ad un'alternanza decametrica di strati calcareo-dolomitici e subordinate metapeliti. Nell'insieme, l'intera successione paleozoica mostra caratteri stratigrafico-sedi-mentologici comparabili con quelli della Formazione del Farma, in-terpretata nell'area-tipo (Valle del Torrente Farma, parte centrale della Dorsale Monticiano-Roccastrada) come un flysch ercinico di età moscoviana (COSTANTINI et alii, 1988). Il Gruppo del Verrucano, Formazione di Civitella Marittima, dalla For-mazione delle Anageniti minute e dalla Formazione di Tocchi, è ca-ratterizzato dall'assenza della Formazione di Monte Quoio, partico-larmente sviluppata, invece, nella parte centro-settentrionale della Dorsale Monticiano-Roccastrada e sostituita nell'area in esame dal-la Formazione delle Anageniti minute. La Formazione di Civitella Marittima (Triassico ?inferiore-?me-dio: LAZZAROTTO et alii, 2003 cum bibl.) comprende tre membri (CO-STANTINI et alii, 1989): un membro inferiore prevalentemente con-glomeratico, uno intermedio costituito in gran parte da arenarie ed uno superiore pelitico-arenaceo. Nell'insieme tale formazione, carat-terizzata da un trend fining-upwards, è riferibile ad un ambiente di conoide fluviale (sensu STANISTREET & MCCHARTY, 1993) retrogra-dante, probabilmente rappresentato da più apparati di terminal fan. La Formazione delle Anageniti minute (Ladinico superiore: LAZZA-ROTTO et alii, 2003 cum bibl.), costituita da una alternanza di meta-conglomerati, metarenarie quarzose e metapeliti, spesso organizzati in cicli fining-upwards, è riferibile ad un ambiente alluvionale carat-terizzato da fiumi effimeri e piane di esondazione. La Formazione di Tocchi (Carnico: COSTANTINI et alii, 1980) è prevalentemente forma-ta da brecce a clasti carbonatici e filladici (Breccia di Tocchi Auct.), mentre la tipica alternanza di metacalcari e metapeliti, caratteristica della parte basale della formazione, affiora localmente ed è interes-sata da intensa deformazione. La Formazione di Tocchi rappresenta un deposito costiero (COSTANTINI et alii, 1980) che documenta la trasgressione marina carnica riconosciuta anche in altre aree della Toscana (PANDELI, 2002 cum bibl.). Considerazioni stratigrafiche, effettuate sia nell'area di studio, sia più a nord nella Dorsale Monti-ciano-Roccastrada, fanno ipotizzare che la Formazione di Civitella Marittima costituisca un ciclo sedimentario a sé stante (ALDINUCCI et alii, 2003), separato mediante superfici di unconformity sia dalla successione paleozoica, sia dalla Formazione delle Anageniti Minu-te. Pertanto, tale ciclo potrebbe essere correlato con il primo ciclo sedimentario di età medio-triassica della successione di Punta Bian-ca (MARTINI et alii, 1986). Lo studio strutturale ha permesso di rico-noscere una tettonica polifasata costituita dalla sovrapposizione di quattro principali eventi deformativi. Il primo (D 1) ha permesso lo sviluppo di pieghe sub-isoclinali, riconoscibili alla scala cartografica e, raramente, osservabili anche alla scala dell'affioramento. Ad esse è associata una scistosità di piano assiale (S 1), localmente molto per-vasiva, quasi sempre parallela alla stratificazione (S 0), oppure a bas-so angolo (10° e 15°). In quest'ultimo caso la S 1 è principalmente ri-conoscibile nei livelli a dominante pelitica. I rapporti S 0 /S 1 , come la geometria delle pieghe, indicano una vergenza orientale e meridio-nale delle strutture. Il secondo evento (D 2) ha generato pieghe (F 2) rovesciate, visibi-li a tutte le scale, con vergenza orientale ed assi orientati mediamen-te SW-NE. La loro geometria varia in funzione dei livelli interessati: si osservano pieghe sub-isoclinali nei livelli pelitici e più aperte in quelli arenacei. Ad esse è associata una foliazione tettonica (S 2), par-ticolarmente pervasiva in corrispondenza dei nuclei delle pieghe e discontinua nei fianchi. Essa tuttavia è ben espressa soprattutto nei livelli a dominante pelitica, in corrispondenza dei quali, talvolta, ha obliterato le due foliazioni precedenti (S 0 ed S 1), delle quali soltanto raramente si riconoscono relitti. In sezione sottile la S 1 è descrivibile come continuos schystosity (sensu PASSCHIER & TROUW, 1996) in corrispondenza della quale è osservabile un evidente appiattimento dei granuli di quarzo e la rotazione di minerali fillosilicatici clastici. La S 2 è descrivibile come crenulation-cleavage, parallela e discreta con il 30% dei domini di clivaggio e come spaced-schystosity (sensu PASSCHIER & TROUW, 1996). Pieghe molto aperte (F 3) che hanno deformato il sistema S 0 /S 1 /S 2 suggeriscono la presenza di un successivo evento deformati-vo (D 3). L'esistenza delle pieghe è deducibile soltanto alla scala car-tografica, mentre, in affioramento ed in sezione sottile, è riconosci-bile una foliazione tettonica (S 3) probabilmente ad esse associata. In affioramento quest'ultima si presenta come clivaggio disgiuntivo, molto spaziato e sviluppato soltanto localmente; in sezione sottile la S 3 è sviluppata soltanto entro films a dominante fillosilicatica ed è descrivibile come crenulation cleavage parallelo e gradazionale con il 10% dei domini di clivaggio (sensu PASSCHIER & TROUW, 1996). Le strutture precedentemente descritte sono state dislocate da faglie di-rette ad alto angolo di età Pliocenico-quaternaria (CARMIGNANI et alii, 1994; LIOTTA et alii, 1998) collegate con lo sviluppo dei bacini neogenico-quaternari della Toscana meridionale (DECANDIA et alii, 2001 cum bibl.).