Links

Tools

Export citation

Search in Google Scholar

I sedimenti tardo quaternari del cordone litoraneo della laguna di Venezia: le sabbie

Report published in 1994 by Maurizio Bonardi, Luigi Tosi
This paper was not found in any repository; the policy of its publisher is unknown or unclear.
This paper was not found in any repository; the policy of its publisher is unknown or unclear.

Full text: Unavailable

Question mark in circle
Preprint: policy unknown
Question mark in circle
Postprint: policy unknown
Question mark in circle
Published version: policy unknown

Abstract

In questo lavoro vengono riportati i risultati di uno studio mineralogico sui livelli di sabbia dei sedimenti tardo-quaternari attraversati da 18 sondaggi a carotaggio continuo effettuati lungo il cordone litoraneo che delimita la Laguna di Venezia. Viene pure descritta una nuova metodologia di analisi usata al fine di ottenere parametri utili alla caratterizzazione dei vari livelli di sabbie in esame. La determinazione della composizione-mineralogica e chimica dei sedimenti sabbiosi mediante la microsonda elettronica, si e' dimostrata particolarmente efficace consentendo una dettagliata e rapida descrizione dei sedimenti. Lo studio mineralogico delle sabbie ha permesso inizialmente la differenzazione dei sedimenti olocenici da quelli tardo-pleistocenici e sucessivamente ha fornito utili indicazioni anche sulla loro distribuzione areale correlabile a vari processi evolutivi che hanno interessato l'area di studio. La differenzazione mineralogica dei sedimenti sabbiosi e la loro caratterizzazione ha contribuito a meglio definire il limite Olocene/Pleistocene in particolare in quelle situazioni dove quest'ultimo non e' rappresentato dal tipico livello guida continentale pleistocenico (carantoi. L'elaborazione dei risultati analitici ha confermato, per la sedimentazione olocenica, l'esistenza di diversi ambienti deposizionali: marino, lagunare e continentale, legati alla irregolare risalita del mare flandriano; mentre, per quella tardo-pleistocenica, ha messo in luce un solo ambiente continentale. E' stata inoltre evidenziata l'omogeneità' della composizione mineralogica media di tutti i depositi tardo-pleistocenici, mentre per quelli olocenici si sono notate delle variazioni sia verticali che areali le cui cause sono state discusse. I risultati ottenuti costituiscono quindi un'utile integrazione alle classiche analisi paleoecologiche per lo studio dei paleoambienti e si rendono necessari per meglio chiarire le varie fasi evolutive tardo-quaternarie dell' area veneziana.