Il progetto editoriale che viene per la prima volta presentato in questo saggio nasce da una collaborazione tra le Unità di ricerca di un Programma di Rilevante Interesse Nazionale (PRIN-2012) in cui operano congiuntamente i due autori del presente saggio, e si suddivide in due fasi. La prima fase è volta a fornire un’edizione diplomatico-interpretativa dei testimoni “piemontesi” dell’Editto di Rotari (d’ora in poi ER), ovvero: Vercelli, Biblioteca Capitolare Eusebiana, CLXXXVIII (ms 2) e Ivrea, Biblioteca Capitolare, XXXIV (ms 3). I testi criticamente definiti confluiranno nell’Archivio della Latinità Italiana del Medioevo e le immagini verranno visualizzate tramite un software specifico, denominato EVT (Edition Visualization Technology), che sarà presentato nella sez. 11. La seconda fase, più a lungo termine, prevede l’allestimento dell’edizione critica del testo dell’Editto sulla base della collazione e recensione completa dei testimoni pervenuti, della cui necessità si argomenterà nella sez. 5.