Nella ricostruzione della storia dei giuristi romani si deve evitare di procedere per accostamenti impressionistici e suggestivi, essendo, per converso necessario fare affidamento sui dati risultanti dalle fonti. Tale metodo è esemplificato dall'analisi del rapporto fra Quinto Mucio Scevola e Servio Sulpicio Rufo nel passo di Pomponio di cui al titolo.